Death Note Wiki
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Dichiarazione (告白, Kokuhaku) è il tredicesimo episodio dell'anime di Death Note.

Riassunto[]

Tempo dopo, la task force giapponese entra in possesso di una pagina di un'agenda del secondo Kira. Osservando gli appuntamenti, stabiliscono che il secondo Kira potrebbe incontrare il primo in tre possibili posti. Matsuda e Light si offrono volontari per recarsi in uno di questi. Light però aveva intuito che il secondo Kira lo volesse incontrare al bar "Note Blue", perciò per evitare che con gli occhi dello Shinigami vedesse Ryuk e lo associasse subito a lui, Light decide di invitare degli amici per confondere il secondo Kira. Tuttavia Light non sa che la classica data di morte che appare sopra la testa non è presente nei possessori di Death Note.

Misa, successivamente, manda loro un messaggio nel quale dice di aver trovato Kira. Gli agenti decidono quindi di cambiare approccio e ragionare con lei. Mandano un messaggio all'emittente televisiva, condannando Kira e definendolo come un assassino senza cuore, che uccide anche chi prova a svelare la sua identità. Inoltre le offrono l'assoluzione dai crimini commessi se dà loro informazioni riguardo a Kira. Misa li ignora, perché ormai ha trovato informazioni su Light e su dove abita, e decide di andarlo a trovare.

Quando Misa arriva a casa Yagami, Light la incontra e tocca il suo quaderno, potendo quindi vedere Rem, e decide di parlare con lei in camera sua, presentandola come sua fidanzata. Misa gli spiega di come ha potuto riconoscerlo e perché lo ammira così tanto: un criminale ha ucciso i suoi genitori e Kira poco tempo dopo lo ha ucciso. Light è ancora dubbioso ma Misa è disposta a tutto pur di ottenere la sua fiducia: si offre di dargli il proprio quaderno e gli dice la può usare e uccidere nel caso diventi un peso per lui. Light decide quindi di far finta di essere il suo fidanzato e usarla per uccidere Elle.

Regole negli intermezzi[]

  • "Il quaderno della morte non sortirà alcun effetto su coloro che non hanno compiuto i 780 giorni di età."
  • "Qualora si scriva erroneamente per quattro volte il nome di una determinata persona avendone in mente il volto, il quaderno della morte non avrà più efficacia su tale persona."
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